Camion e tecnologia, inizia l’era dell’autotrasporto elettrico

La società americana Tesla annuncia la produzione dal 2019 dei tir elettrici: una rivoluzione copernicana per autotrasporto e trasporto auto con bisarca.

Ecosostenibilità e sicurezza stradale sono da anni due tematiche di notevole interesse per l’autotrasporto in quanto rappresentano obiettivi concreti in grado di assicurare crescita e sviluppo a questo settore. Più volte abbiamo sottolineato come sia in Italia che in Europa il livello di emissioni di co2 si stia gradualmente abbassando negli ultimi anni, merito soprattutto di veicoli industriali all’avanguardia, ma è ancora molto lunga la strada da percorrere in questa direzione.

Chi sta cercando di accorciarla e renderla percorribile e Tesla, la società americana specializzata nella produzione di veicoli elettrici, che alcuni mesi fa ha presentato “Tesla Semi”, il veicolo industriale del futuro. Si tratta di un autoarticolato completamente a energia elettrica in grado di percorrere 800 Km con una sola ricarica e con un pieno carico di 36 T. Un tir che oltre a non produrre alcun effetto negativo per l’ambiente, assicura massima sicurezza su strada.

Il sistema Autopilot di cui è dotato, infatti, garantisce controllo totale della velocità, rallentamenti automatici nel traffico e mantenimento della propria corsia di marcia. Ma se per molti il tir elettrico è solo un progetto avveniristico, per Tesla invece è una realtà pronta a concretizzarsi entro l’arco di un biennio: la produzione, infatti, partirà nel 2019. Non per questo la società californiana ha già aperto alla possibilità di versare un acconto a titolo di prenotazione per chi volesse acquistarlo.

Il tir elettrico, massima espressione di economicità in virtù di costi minori di alimentazione e manutenzione, potrà essere una soluzione efficace anche per chi effettua trasporti speciali, come ad esempio il trasporto auto con bisarca, la cui merce trasportata è notevole dal punto di vista del carico. Insomma, in futuro energia pulita e tecnologia andranno sempre più a braccetto e la logistica mondiale è pronta a percorrere la strada dell’innovazione.

 

http://www.comunicati-stampa.net/com/camion-e-tecnologia-inizia-l-era-dell-autotrasporto-elettrico.html

Caro pedaggi su A24/A25, gli autotrasportatori: “Pronti a viaggiare su strade statali”

PESCARA, 17 gennaio – Autotrasportatori sul piede di guerra, contro l’aumento dei pedaggi del 13% su A24 e A25. Le associazioni di categoria Assotir, Cna-Fita, Confartigianato-Trasporti, Fai-Conftrasporto e Fiap Abruzzo, al termine di un incontro a Pescara, proclamano lo stato di agitazione e annunciano clamorose forme di protesta, come l’abbandono dell’autostrada e il passaggio lungo le strade della viabilità ordinaria, qualora non siano riconosciute le loro ragioni in riferimento all’aumento delle tariffe autostradali.

Gli autotrasportatori abruzzesi, dunque, sono pronti a mettersi in viaggio sulle strade statali, con tutti i rischi conseguenti per la sicurezza e la salute di operatori e cittadini.

Le sigle dell’autotrasporto abruzzese per conto terzi, in una nota congiunta si rivolgono al Governo e alla società di gestione, “per chiedere un pacchetto di agevolazioni e di interventi per la messa in sicurezza delle autostrade da e per Roma”.

E’ scritto nella nota:

“Il mondo produttivo subisce ormai da anni, senza alcuna giustificazione, danni rilevanti ai bilanci, costretto com’è a fare già i conti con una concorrenza fortissima. Ed ora le aziende vedono concreto il rischio di dover scaricare il maggior costo dei pedaggi sull’intera filiera, coinvolgendo i consumatori”.

Al Governo, ed in particolare ai ministeri dei Trasporti e dell’Economia, le sigle dell’autotrasporto, che nelle prossime ore invieranno la richiesta di un incontro, chiedono il riconoscimento di agevolazioni, “in considerazione delle particolari condizioni di disagio (stagionali, meteorologiche e altimetriche) in cui si svolge l’attività di autotrasporto tra Abruzzo e Lazio”.

Alla società che gestisce A24 e A25, Strada dei Parchi, le associazioni di categoria chiedono invece di mettere in campo un pacchetto di misure necessarie ad accrescere la sicurezza, “come nuove aree di sosta e di servizio, sin qui solo promesse e mai realizzate”.