Pagamento Bollettini – PagoPa – MAV – RAV

Presso la nostra Agenzia potrai pagare tutti i tipi di bollettini, MAV, RAV e PagoPA.

 

PagoPA è un sistema realizzato per semplificare e aumentare la qualità e la quantità dei servizi di pagamento offerti da ogni Pubblica Amministrazione (Comuni, Province, Regioni, aziende a partecipazione pubblica, scuole, università, ASL, INPS, Agenzia delle Entrate, ACI, ).

PagoPa è una modalità di pagamento che si può utilizzare attraverso diversi canali di pagamento, accessibili sia tramite  il sito dell’ente verso il quale occorre effettuare un pagamento, sia tramite gli sportelli fisici come la nostra Agenzia di Pratiche Auto.

Dove siamo

Presso la nostra Agenzia puoi effettuare pagamenti PagoPa e bollettini

Cos’è pagoPA

pagoPA è un sistema di pagamenti elettronici realizzato per rendere più semplice, sicuro e trasparente qualsiasi pagamento verso la Pubblica Amministrazione

 

pagopa

pagoPA ti permette di pagare tributi, tasse, utenze, rette, quote associative, bolli e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, ma anche verso altri soggetti, come le aziende a partecipazione pubblica, le scuole, le università, le ASL.

Cosa stai aspettando? vieni in Agenzia per effettuare i tuoi pagamenti.

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Contatti

 

Contributo di 30,00 euro per l’acquisto dei dispositivi antiabbandono

DECRETO 28 gennaio 2020
Modalita’ di attribuzione del contributo per l’acquisto o per il
rimborso di parte del costo sostenuto per l’acquisto dei dispositivi
antiabbandono, conformi alle caratteristiche tecniche di cui al
decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti 2 ottobre
2019, n. 122. (20A01009)
(GU n.39 del 17-2-2020)

 

Questo decreto prevede che le agevolazioni di cui all’art. 3 della legge 1°
ottobre 2018, n. 117 consistono nel riconoscimento di un contributo,
fino ad esaurimento delle risorse stanziate, pari a 30 euro per
ciascun dispositivo di allarme acquistato.

Per sapere come fare e a chi spetta vai sul sito: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/10/23/19G00130/sg

Ecotassa dal 1 Marzo 2019: le auto che dovranno pagarla.

Nel 2019 le auto con emissioni di CO2 superiori a 161 g/km dovranno pagare una tassa all’atto dell’immatricolazione.

Il provvedimento sarà operativo da marzo 2019.

Rientrano:
  • Fiat 500L 1.4 CROSS Benzina
  • Fiat 500X CROSS 2.0 Multijet 150 CV Gasolio
  • JEEP RENEGADE 2.0 140 CV LIMITED Gasolio
  • JEEP RENEGADE 2.0 2.0 Multijet 170 CV Trailhawk 4WD AT9 Gasolio

e tante altre ancora tra cui Fiat, Renault, Dacia, Mercedes, Bmw, Audi, Alfa Romeo, Opel, Ford, ecc.

SI PAGA A PARTIRE DA 161 GRAMMI – Il limite che introduce la sovratassa all’acquisto sale dai 110 g/km di CO2 della proposta originaria agli attuali 161 g/km. Un innalzamento voluto per escludere dal pagamento della tassa le vetture più piccole, come city car, utilitarie e compatte, ma anche modelli di categoria superiore. Di fatto, rimangono soltanto quattro fasce contro le nove precedenti e si riducono gli importi previsti, con il più basso (161-175 g/km) limitato a 1.100 euro (prima era 1.500 euro) e il più alto (oltre 250 g/km) a 2.500 euro (prima 3.000 euro). Nel mezzo, come da tabella riportata sotto, ci sono altre due fasce con tasse per l’acquisto di 1.600 e 2.000 euro. I valori di CO2 sono quelli riportati nella carta di circolazione della vettura, e il ciclo di omologazione di riferimento è il nuovo WLTP, divenuto obbligatorio dallo scorso settembre, ma convertito con un algoritmo fornito dall’Ue che lo rende paragonabile al ciclo precedente, ossia il ciclo NEDC.

TASSA

Emissioni CO2 (g/km)* Tassa (euro)
161-175 1.100
176-200 1.600
201-250 2.000
Oltre 250 2.500

BONUS SOLO PER ELETTRICHE E IBRIDE – Sul fronte bonus sparisce la fascia compresa tra 70 e 90 grammi di CO2, lasciando, di fatto, gli incentivi alle sole vetture elettriche e ibride plug-in. Rimangono invariate le altre due fasce, quelle da 0 a 20 g/km e quella da 21 a 70 g/km, ma con l’introduzione della rottamazione, non obbligatoria, ma utile per innalzare il contributo statale. Per i modelli con emissioni inferiori a 20 g/km l’agevolazione rimane di 6.000 euro, ma soltanto se con rottamazione di una vettura con omologazione Euro 4 o inferiore. In assenza, l’incentivo è limitato a 4.000 euro. Stessa distinzione per i modelli con emissioni comprese tra 21 e 70 g/km che possono contare su uno “sconto” statale di 2.500 euro, riducibile a 1.500 senza rottamazione. Altra importante novità riguarda l’applicazione di un tetto massimo del prezzo della vettura oltre il quale il contributo non viene erogato. Il limite fissato è di 45.000 euro Iva esclusa (54.900 Iva inclusa). I fondi destinati all’ecobonus sono di 60 milioni per il 2019 e di 70 milioni per ciascuno dei due anni successivi.

INCENTIVO

Emissioni CO2 (g/km)* Con rottamazione (euro) Senza rottamazione (euro)
0-20 6.000 4.000
21-70 2.500 1.500

*valori secondo il ciclo di prova WLTP convertito in NEDC

Per evitare di vedersi togliere i punti dalla patente usavano i ‘nonnetti’

 

VERONA – Troppi nonnetti arzilli al volante non inclini a rispettare il codice automobilistico, al punto da ‘bruciare’ i punti della patente. Accade a Verona, ma la Polizia municipale nutre più di qualche dubbio sul fatto che le cose stiano proprio così. Sono oltre una trentina, infatti, gli ultra 90enni veronesi a cui sono stati tolti i punti dalla patente, e oltre duecento i maggiori di 80 anni

 

Il dato, decisamente sorprendente, emerge dall’analisi sull’età dei conducenti che si sono dichiarati alla guida di veicoli, ai quali da parte della Polizia municipale non è stato possibile contestare infrazioni dei limiti di velocità, talvolta anche superiori di 60 chilometri orari al massimo consentito. Il sospetto è che qualcuno faccia il furbetto, appioppando all’ignaro nonnetto, che l’auto non la usa neppure più, infrazioni mai commesse.

«Su questo fronte – ricorda il comandante, Luigi Altamura – le conseguenze per le false dichiarazioni dei proprietari di veicoli comportano denunce penali, come accaduto in sei casi nel 2017, dove la Polizia municipale ha dimostrato l’impossibilità della guida degli anziani segnalati alla guida, perché ricoverati in casa di riposo o immobilizzati presso la propria abitazione». Nel 2017 sono scesi a 19.215 i punti-patente decurtati dalla Polizia municipale veronese per comportamenti scorretti alla guida. Un dato in calo rispetto al 2016 (erano stati 20.235) e ancor più basso rispetto al 2015 (24.994 punti). Tra le principali cause della decurtazione resta l’alta velocità (4.878 punti tolti), seguita dal divieto di sosta su stalli bus e invalidi (2.934 punti), dalla mancata precedenza (2.475 punti), dalla guida in stato di ebbrezza (1.900 punti) e dall’utilizzo del cellulare alla guida con 1.395.